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La Delegazione regionale Caritas pubblica on line il Report 2020 su povertà ed esclusione sociale e il Rapporto annuale 2019-2020

Oggi, lunedì 9 novembre 2020, in vista della Quarta Giornata mondiale dei Poveri indetta da Papa Francesco, la Delegazione regionale Caritas pubblica on line il Report 2020 su povertà ed esclusione sociale dall’osservazione delle Caritas della Sardegna e il Rapporto annuale della Delegazione. Attività, progetti ed esperienze formative 2019-2020.

In considerazione della situazione epidemiologica da Covid-19, la presentazione dei Rapporti non avverrà, come di consuetudine, in presenza. Tutti i materiali (versioni integrali, inserti e schede di sintesi per i media), sono disponibili a partire dalle ore 9.30 di oggi, all’interno di questo articolo.

 

«É vivo desiderio della Chiesa – scrive Mons. Giovanni Paolo Zedda, Vescovo delegato della CES per il Servizio della Carità, nella sua presentazione – che questi due Rapporti siano utili anzitutto alle stesse Caritas diocesane per comprendere meglio la realtà attuale in cui sono chiamate ad operare. La Chiesa si augura che essi contribuiscano ad animare l’intera comunità cristiana nell’accoglienza e nell’accompagnamento di ogni fratello, a partire dagli “ultimi”. Ma è anche auspicabile che stimolino l’azione delle istituzioni civili per una sempre più adeguata legislazione a contrasto delle povertà e dei bisogni che impediscono a tanti la piena realizzazione di sé». (Scarica la presentazione di Mons. Zedda)


Nel Report 2020 su povertà ed esclusione sociale vengono esaminate le problematiche emergenti relative alla povertà e ai bisogni rilevati sul territorio regionale nel 2019, sulla base dei dati forniti dai Centri d’ascolto delle Caritas diocesane della Sardegna, strumenti privilegiati di incontro e osservazione del disagio. Inoltre, vengono presi in considerazione i primi effetti sociali della pandemia da Covid-19 ancora in corso, con un importante approfondimento tematico su “povertà e salute” in Sardegna.

Scarica la versione integrale del Report 2020 su povertà ed esclusione sociale
Scarica la sintesi per i media del Report 2020 su povertà ed esclusione sociale

Oltre a ciò, per la seconda volta, oltre all’analisi delle povertà, anche quest’anno verrà fornita in simultanea la descrizione di alcune risposte progettuali proposte dalle Caritas diocesane dell’Isola, in particolare sul tema salute, avviate o proseguite nel corso dello stesso anno, attraverso il Rapporto annuale della Delegazione. Attività, progetti ed esperienze formative 2019-2020. All’interno di quest’ultimo sono inclusi l’inserto sulla Terza Giornata mondiale dei poveri e quello intitolato L’impegno delle Caritas della Sardegna al tempo del Covid-19.

Scarica la versione integrale del Rapporto annuale 2019-20
Scarica l’inserto sulla Terza Giornata Mondiale dei Poveri

Scarica la sintesi per i media del Rapporto annuale 2019-20
Scarica l’inserto “L’impegno delle Caritas della Sardegna al tempo del Covid-19”

 

 

Povertà ed esclusione sociale in Sardegna, intervista al delegato regionale Caritas Raffaele Callia

Il Report 2020 della Delegazione regionale Caritas su povertà ed esclusione sociale in Sardegna, e il Rapporto annuale 2019-2020 su attività, progetti ed esperienze formative, pubblicati su www.caritassardegna.it in occasione della IV Giornata mondiale dei poveri (15 novembre 2020) descrivono i bisogni e le risposte attivate dalle Caritas sarde nell’ultimo anno. Il delegato regionale e responsabile del servizio studi e ricerche della Caritas Sardegna Raffaele Callia spiega le novità e i punti salienti emersi.

 

Quali sono i fenomeni più rilevanti sull’andamento della povertà in Italia e in Sardegna?

«Il 2019 è segnato da una diminuzione della povertà relativa in Italia; tra i cali più significativi quello registrato in Sardegna: circa 94mila le famiglie residenti che vivono in questa condizione rispetto alle 141mila del 2018 (dal 19,3% a 12,8%): ciò, secondo l’ISTAT, è dovuto al miglioramento dei livelli di spesa delle famiglie meno abbienti, concomitante con l’introduzione del “reddito di cittadinanza” e della “pensione di cittadinanza”. Tale andamento ha subito nel 2020 un’inversione di tendenza, a causa della pandemia, con un calo del PIL nei primi mesi del 2020 del 12% (dati Banca d’Italia) e con una crescita delle diseguaglianze sociali»

 

Quali sono state le conseguenze più rilevanti correlate alla pandemia da Covid-19?

«Essa ha fatto emergere non solo fragilità economiche – soprattutto dei giovani e dei lavoratori precari –  ma anche una serie di altre criticità correlate al “confinamento”: basti pensare alla cosiddetta “sindrome della capanna”, alle problematiche legate alla “didattica a distanza”(DAD), alle fragilità psicologiche e morali di chi vive il problema della solitudine, in primis gli anziani. Difficoltà di fronte a cui le Caritas hanno moltiplicato gli sforzi per attivare o rimodulare i loro interventi, dando vita a quella “fantasia della carità” auspicata da Papa Francesco: dall’ascolto telefonico e dalla distribuzione di viveri  all’acquisto dei dispositivi per la già citata DAD destinati alle famiglie fragili»

 

Quali sono i dati principali emersi dai Centri d’ascolto delle Caritas sarde?

«In corrispondenza con il calo della povertà relativa in Italia, anche nelle dieci Caritas sarde si registra una diminuzione delle persone ascoltate, 6.876 nel 2019 rispetto a 7.903 nel 2018 (-13%): anche in questo caso, come suggerito dall’ISTAT, si potrebbe ipotizzare che ciò sia avvenuto in concomitanza con l’introduzione delle già citate misure di sostegno al reddito, percepite anche da molte persone che si rivolgono alle Caritas (complessivamente, stando ai dati INPS, sono 50mila i nuclei beneficiari di tali misure residenti in Sardegna). Se negli anni scorsi erano soprattutto le donne a chiedere aiuto, quest’anno assistiamo a un riequilibrio, con una lieve preponderanza degli uomini: persone con un’età media di 47 anni, che vivono in famiglia, per lo più disoccupate (oltre il 60%). Prevalgono i bisogni legati al lavoro, e agli altri problemi economici, molti dei quali correlati all’impossibilità di sostenere cure, terapie, acquisto di farmaci. Richieste e interventi sono speculari e riguardano soprattutto beni e servizi materiali (viveri, vestiario, aiuti per far fronte alle spese sanitarie, sostegno economico)»

 

Novità di quest’anno è il focus sul tema salute: cosa emerge in questo senso?

«Il Focus è la nostra lente di ingrandimento sulle fragilità di un sistema sanitario pubblico che fatica a dare risposte adeguate: non è naturale che tanti si rivolgano alla Caritas per far fronte a una cura, a una visita medica o a un “viaggio della speranza”. Registriamo, inoltre, che problemi sanitari ricorrenti riguardano la salute mentale: tanti casi di depressione, malattie psichiche che dovrebbero meritare più attenzione da parte delle istituzioni. Nel nostro essere “prossimi”, abbiamo anche il dovere di denunciare un rischio di indebolimento della tutela di salute pubblica, secondo quello che è il nostro doppio mandato: non solo dare risposte ai bisogni, ma fare anche un’opera di  “advocacy”, spingendo le istituzioni a legiferare tenendo conto della persona nella sua interezza».

A cura di Maria Chiara Cugusi – Servizio Comunicazione Caritas Sardegna