CHI SIAMO

La Delegazione Regionale della Caritas è «l’organismo specifico della Chiesa sarda» costituito «per meglio aiutare la comunità cristiana dell’Isola a vivere la testimonianza della carità nel servizio dei poveri», in base alle indicazioni date dalla Conferenza Episcopale Italiana (CES, La Chiesa di Dio in Sardegna all’inizio del terzo millennio. Atti del Concilio Plenario Sardo, n. 131).

La Delegazione regionale della Caritas, secondo quanto formulato dal Concilio Plenario Sardo, è dunque lo strumento della Conferenza Episcopale Sarda sorto con lo scopo di «facilitare la comunione tra le Caritas diocesane [della Sardegna], per sostenere le loro finalità specifiche e per armonizzare e potenziare sul territorio la promozione e l’animazione della cultura della carità e della giustizia. Di conseguenza, in via ordinaria essa non è una agenzia di solidarietà e di servizi, ma uno strumento di evangelizzazione mirante a creare e diffondere una mentalità animata dall’amore verso i poveri, predicato dal Vangelo» (n. 131).

Nel promuovere la testimonianza della carità nella comunità ecclesiale sarda la Delegazione regionale Caritas opera in sintonia con la Caritas Italiana e, pertanto, agisce anch’essa «in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica» (art.1 dello Statuto della Caritas Italiana).

I compiti

Tenuto conto della sua natura e identità, la Delegazione regionale della Caritas:

  • collabora con i Vescovi delle diocesi sarde nel promuovere l’animazione della carità, contribuendo a tradurla in interventi concreti, anche attraverso il coordinamento di iniziative specifiche promosse dalle Caritas diocesane della Sardegna;
  • promuove il volontariato e cura le opportune iniziative di formazione e accompagnamento degli operatori, sostenendo in tale compito le Caritas diocesane;
  • organizza e coordina interventi di emergenza in Sardegna, in Italia e all’estero (in particolare nei Paesi in via di sviluppo), non trascurando l’impegno nell’educazione alla pace, alla giustizia sociale e alla mondialità, suscitando un’adeguata coscientizzazione su tali temi da parte dell’opinione pubblica;
  • realizza studi e ricerche sui fenomeni di disagio, sui processi di impoverimento, sui fenomeni migratori, sui bisogni (anche al fine di scoprirne le cause) e sulle risposte esistenti (e/o mancanti) a livello territoriale. Tali studi e ricerche hanno il compito precipuo di animare la comunità ecclesiale e civile.

La Caritas, nata in Italia nel 1971 su impulso del pontefice Paolo VI, opera (a livello parrocchiale, diocesano, regionale, nazionale ed internazionale) principalmente attraverso l’adesione volontaria di quanti intendono impegnarsi concretamente in favore dei più bisognosi. Nel compiere la sua missione non riduce il proprio agire al mero assistenzialismo (che sarebbe contrario alla promozione integrale della persona e della sua autonomia) e neppure intende supplire al compito che è proprio della comunità, nella sua organizzazione civile ed istituzionale, e nella sua espressione ecclesiale.