Ideato e realizzato dall’economista e premio Nobel per la Pace (2006) Muhammad Yunus, il microcredito è un sistema di erogazione di piccoli prestiti destinati a soggetti poveri e per tale ragione “non bancabili”, secondo i criteri adottati dal tradizionale circuito bancario. Si tratta di una misura che ha il compito di valorizzare le potenzialità intrinseche delle persone circa la capacità di divenire fautori di autosviluppo e produttori di reddito. Attraverso il microcredito, pertanto, non si compie una mera assistenza nei confronti delle persone più svantaggiate, quanto invece un investimento sulla loro capacità di sviluppare e concretizzare il loro potenziale. Grazie a tale strumento, quanti non possono ottenere dei prestiti dai canali tradizionali degli istituti di credito sono messi in condizione di allargare la propria base economica.
In concreto, il microcredito è uno strumento finanziario che, attraverso la copertura di un fondo di garanzia solidale, consente l’erogazione di un credito di importo non consistente a favore di soggetti non bancabili. Tale strumento intende favorire il recupero della dignità della persona e il suo riscatto dalla povertà o dalla dipendenza assistenziale. Si rivolge alle fasce più deboli della popolazione, è basato sulla fiducia ed è particolarmente adatto al superamento di situazioni di disagio da parte di persone desiderose di realizzare il proprio affrancamento socio-economico, facendone un modello di promozione del ruolo sociale del lavoro e della dignità umana. Tali considerazioni hanno guidato la Caritas nello studio di un progetto a favore di chi, trovandosi nelle condizioni precedentemente descritte, intenda farsi accompagnare in un percorso di crescita personale e sociale.
Per verificare l’operatività dei progetti di microcredito è preferibile contattare direttamente le Caritas diocesane, accedendo ai loro recapiti dalla home page.