Inaugurato ieri mattina dall’arcivescovo mons. Giuseppe Baturi il nuovo ambulatorio oculistico della Caritas di Cagliari sito in Villa Asquer a Cagliari (viale Ciusa 91) che andrà a rafforzare l’impegno già portato avanti dall’ambulatorio medico polispecialistico della stessa Caritas, per garantire la salute delle persone più fragili.
«Un momento importante – ha detto l’arcivescovo- perché constatiamo sempre più che gli effetti della povertà incidono in modo significativo sulla salute, sul benessere dell’uomo e sulle sue aspettative di vita. E la carità non può non tendere a un benessere complessivo per poter arrivare alla cura di queste persone. Inoltre qui si esprime un concerto creativo, partecipativo, gratuito di tanti soggetti della società, la Chiesa, attraverso la Caritas, la Regione, il Comune, le istituzioni, ma anche organizzazioni no profit, di volontariato e singole persone che vogliono partecipare con la loro opera al bene a favore dell’uomo e al rinnovamento della società, che ha bisogno della gratuità. Pensiamo che in questo luogo quanti hanno bisogno di cura troveranno empatia, simpatia, rispetto, tutti elementi che contribuiscono al benessere integrale della persona».
«La nuova struttura sarà al servizio delle fragilità- commenta il direttore della Caritas diocesana don Marco Lai – , nel segno della sussidiarietà tra Chiesa, Caritas, terzo settore, istituzioni, grazie a un volontariato altamente professionale e specializzato. Inoltre questo servizio ci permette di collocarci nella dimensione della prevenzione rispetto a patologie spesso impegnative e gravi, un qualcosa di necessario per salvaguardare con la salute il benessere di tanti nostri concittadini».
«Il nuovo ambulatorio sarà portato avanti da un team di oculisti volontari – spiega il direttore sanitario Giuseppe Frau- e opererà in rete con il servizio sanitario nazionale pubblico, ma anche con studi medici privati che ci hanno dato disponibilità a collaborare. Inoltre abbiamo in programma delle campagne di prevenzione non solo in loco ma anche itineranti, in collaborazione con associazioni e scuole in modo da fare emergere, attraverso gli screening, in tempi precoci eventuali problemi della vista».
Presente all’inaugurazione anche l’assessore comunale alle politiche sociali Viviana Lantini che ha ringraziato la Caritas e i tanti medici e infermieri volontari che si mettono a disposizione della comunità; inoltre, ha ricordato anche l’importanza della sinergia tra pubblica amministrazione e realtà come Caritas e terzo settore. Presenti anche istituzioni locali, e tanti volontari dello stesso ambulatorio e di altre realtà diocesane impegnate nel settore salute.
Il nuovo servizio è stato reso possibile grazie alle apparecchiature donate da CBM Italia. «La salute della vista è un diritto di tutti – ha detto Massimo Maggio, direttore di CBM Italia -. Lo abbiamo sottolineato di recente in occasione della Giornata Mondiale della Vista, ricordando il nostro impegno nel garantire cure oculistiche di qualità nei Paesi del Sud del mondo. E desidero ricordarlo qui oggi, dove collaboriamo con la Caritas Diocesana di Cagliari per lo stesso obiettivo: assicurare alle persone con disabilità e più vulnerabili un’assistenza oculistica efficace. Esiste un ciclo che lega povertà e disabilità, nei Paesi in via di sviluppo ma anche in Italia: chi vive in povertà non può accedere alle cure di cui ha bisogno, e rischia così di sviluppare una disabilità; chi ha una disabilità rischia maggiormente di diventare povero. Questo ciclo va spezzato, perché tutti hanno il diritto di vedere ed essere visti».