COME CONTRIBUIRE

«Oggi ci sono nuove frontiere della povertà, che la carità della Chiesa deve raggiungere. Il fenomeno è molto complesso e non consente facilmente di distinguere le antiche dalle nuove povertà. Spesso queste si intersecano nell’esistenza delle stesse persone. La povertà non è solo quella di denaro, ma è anche la mancanza di salute, la solitudine affettiva, l’insuccesso personale, l’assenza di relazioni […]» (Cfr. CES, La Chiesa di Dio in Sardegna all’inizio del terzo millennio. Atti del Concilio Plenario Sardo, n. 125).

Per usare uno slogan: “Ogni giorno c’è qualcuno da aiutare”. Ogni persona di buona volontà può e deve contribuire ogni giorno a costruire il bene comune, inteso come «l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono sia alla collettività sia ai singoli membri di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più celermente» (Gaudium et spes, n. 26).

La costruzione del bene comune non può prescindere dal fare una scelta preferenziale per i poveri. Come prima cosa si può contribuire col volontariato, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità (anzitutto il proprio saper essere con gli altri, prima ancora che per gli altri) nelle varie “opere segno” promosse dalle Caritas diocesane (per gli opportuni contatti si vedano i recapiti nella sezione della home page “Caritas diocesane”).

La testimonianza della carità è rendere ragione dell’amore ricevuto da Dio e trasmesso al prossimo, a cominciare dal più bisognoso. È accoglienza del povero, di qualsiasi persona che viva un disagio, dello straniero, del carcerato, dell’emarginato. «La carità evangelica, poiché si apre alla persona intera e non soltanto ai suoi bisogni, coinvolge la nostra stessa persona ed esige la conversione del cuore. Può essere facile aiutare qualcuno senza accoglierlo pienamente. Accogliere il povero […] è infatti fargli spazio nel proprio tempo, nella propria casa, nelle proprie amicizie, nella propria città e nelle proprie leggi. La carità è molto più impegnativa di una beneficenza occasionale: la prima coinvolge e crea un legame, la seconda si accontenta di un gesto» (CEI, Evangelizzazione e testimonianza della carità, n. 39).

L’offerta in denaro costituisce un modo tangibile, ma non l’unico, per contribuire a sostenere i molti servizi presenti nel territorio (Centri di ascolto, mense, ostelli, dormitori, servizi di consulenza, Centri prestiti e progetti di microcredito, ecc.). In ogni caso, l’offerta deve considerarsi come l’inizio – e non il gesto finale – di un cammino di condivisione e impegno a favore dei poveri; un gesto concreto nella costruzione della giustizia sociale e del bene comune.

La Delegazione regionale della Caritas non effettua alcuna raccolta diretta di denaro, né invia propri operatori a tale scopo. Tuttavia, per il sostegno alle opere e servizi sopra ricordati e per la propria attività di coordinamento, riceve le offerte di quanti vogliano sostenerla.

Le offerte possono essere inoltrate direttamente tramite bonifico o versamento bancario, indirizzandole alla:

Regione Ecclesiastica della Sardegna – Delegazione regionale Caritas
c/c bancario 000065016916
Banco di Sardegna
Codice IBAN: IT 12 L 01015 04800 000065016916

E’ possibile inoltre effettuare singole donazioni destinandole ad una specifica Caritas diocesana.
Informazioni in tal senso possono essere trovate nei rispettivi siti web delle Caritas diocesane oppure attraverso i contatti disponibili sulle pagine del nostro sito. Cliccare sulla seguente lista la Caritas diocesana alla quale si vuole fare una donazione diretta: