Osservazione dei percorsi di povertà nei Centri di ascolto delle Caritas della Sardegna
Questa pubblicazione contiene gli esiti del primo Rapporto regionale della Caritas, riguardante i fenomeni di disagio ed esclusione sociale, rilevati in Sardegna attraverso l’ascolto, l’osservazione e il discernimento delle storie dei “principali protagonisti”: i poveri, gli “ultimi della fila”, coloro che stanno al margine della società. I risultati di questo rapporto, che dal punto di vista metodologico si colloca nell’ambito della teoria multidimensionale della povertà, pongono in luce come anche in Sardegna ci siano “vecchie povertà” e “nuovi poveri”: a trovarsi in condizioni di disagio non sono solo i senza dimora o più in generale coloro cui siamo abituati ad associare le immagini proposte dai mass media; ci sono anche quanti vivono situazioni di fragilità all’interno del proprio nucleo familiare, i disoccupati e i lavoratori precari (fra cui molti giovani), i “poveri dell’euro” e gli immigrati, ma anche le persone che cercano “rifugio” nell’alcol e nella droga, quelli che non riescono a trovar casa e chi vive il disagio mentale, gli anziani che non possono spendere e le famiglie che spendono troppo e male. Oltre ad includere una descrizione analitica della “rete” dei Centri di Ascolto coinvolti nella ricerca, il Rapporto propone un punto di vista del disagio attraverso le due lenti dell’indagine quantitativa e qualitativa: con la prima si propone un’analisi statistica dei dati registrati nei Centri di Ascolto delle Caritas della Sardegna; con la seconda, invece, si focalizza l’attenzione sulle storie di vita delle persone in stato di disagio, arricchendo la riflessione con le percezioni degli operatori delle Caritas e con quelle proposte da una rete articolata di “testimoni privilegiati”.
Sono disponibili: